Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/198

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— Per me è più grande di tutti gli uomini del mondo, — disse Marianna; e si piegò, col viso fra le mani, decisa a non combattere.

Il padre al contrario si sollevò, scuotendo le spalle per liberarsi del peso che lo schiacciava; si guardò attorno e tutto gli parve mutato, tutto devastato come se davvero una torma di grassatori fosse passata in casa di sua figlia portandovi la desolazione della morte. Poi cercò gli occhi fedeli della serva e cominciò a scuotere la testa, chiedendole aiuto e consiglio con lo sguardo doloroso. Su Marianna non contava più: era lì morta, uccisa dai banditi.

Fidela gli rispondeva anche lei con lo sguardo e con cenni della testa: sì, questo era il fatto, questa era la sventura. Ma davanti a Marianna, pallida e ferma appunto come una morta, sentivano entrambi che ogni dolore, ogni ribellione era inutile. E questa era la cosa più terribile: l’impossibilità di combattere.

Tuttavia nella sua impotenza, l’uomo cominciò a fremere: gli pareva d’essere legato, sì, di essere vinto; ma c’era gente