Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/88

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Era vero, era tutto vero, sì: a momenti gli pareva d’essere come stregato. Marianna lo dominava, gli premeva sulle spalle; ed ebbe vergogna che anche Costantino indovinasse questo. Balzò, quasi per volersi liberare della donna, e sbattè la berretta sulla fiamma, poichè gli sembrava che anche la fiamma mormorasse contro di lui; e la fiamma si piegò e parve tentare di fuggire paurosa, ma tosto si sollevò più alta, mormorando più forte.

— La nostra sorte non si cancella, — disse Costantino. — Tu sei un uomo diverso da quello che eri tre giorni fa: la tua sorte è fatta.

— No, Costantì, così Dio mi tronchi le gambe, prima! Te lo giuro su questa fiamma, te lo giuro sul cuore di mia madre: io non mi costituirò mai. Non ho neppure intenzione di sposarmi: nè in pubblico nè in segreto: lo dicevo così tanto per dire. Se lei mi vuole mi prenda così!

— Lei non ti prenderà, così!

— E allora la prenderò io! — egli disse con bravura.

Ma tosto anche lui mise il gomito sul gi-