Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu/244

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que capito? Mia moglie non mi ha mai veramente voluto bene, ma è stata sempre gelosa, come tutte le donne che amano di solo amore sensuale. Adesso ella sa che io vivo presso una donna molto superiore a lei, una donna buona, gentile e intelligente, e crede che io e lei, lei, — le strinse forte il braccio, — ci amiamo, e farà di tutto per dividerci. Ecco perchè è venuta a Roma.

Lia spalancò gli occhi, atterrita, ma subito si dominò.

— Ebbene, è facile il rimedio. Se ne vada.

— Ah, questo no, poi! Perchè, quando nulla è vero?

— E se nulla è vero, perchè temere? — ella gridò con fierezza. — Chi può far supporre a sua moglie una cosa non vera? Essa non ne ha il diritto, e d’altronde non credo neppure che essa si permetta di sospettare scioccamente di.... noi.... solo per un gusto malvagio.... Io.... lei.... io....

Ella era così agitata che Piero cercò di calmarla.

— È vero, ha ragione; mi perdoni.

E dopo un momento di silenzio, riprese:

— Essa sospetta di tutti; ha la fantasia corrotta, e vede il male e la degenerazione anche nelle cose più pure, e i suoi sospetti diventano per lei realtà, come nel mentire costantemente ella finisce col credere di dir la verità. Adesso sa che sto qui, e che durante la mia assenza io e lei siamo stati sempre in relazione, sa che io nutro