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Pagina:Deledda - Nell'azzurro, Milano, Trevisini, 1929.djvu/37

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vita silvana 33


Viola, venuto per dipingere qualche paesaggio delle montagne sarde.

Don Martino l’aveva accolto festosamente, contentissimo che qualcuno venisse a cercarlo nella sua solitudine. Il pittore si era messo subito al lavoro, girovagando nei dintorni, senza volere neanche una guida.

Quella mattina, mentre diceva: — Ma non c’è dunque nessuno in questa Sardegna? — quasi a smentire le sue parole si sentì una voce sottile che cantava in dialetto uno stornello, uno di quei bizzarri stornelli che chiamiamo mutos.

Quella vocina, fatta tremula dalla lontananza, impressionò stranamente il signor Giacomo. Rimase immobile per un momento e ascoltò attentamente.

Iscarpittas de bridu
Giuchet su visuré
Chin solos de cristaglio
     Iscarpittas de bridu:
     De mé — ses su abbagliu,
     Mai ti ere bidu.
Giuchet su visuré:
Mai ti ere bidu,
S’abbagliu — ses de mé.
Chin solos de cristaglio:
Mai ti ere bidu,
De mé — ses su abbagliu! —