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si per apprendere più presto la risposta, ed in essi infatti, prima che le labbra si fossero aperte, spuntò una lagrima.

— La mia mamma è morta!...

Giacomo accennò di sì, poi, per appagare le insistenti richieste di don Martino, raccontò perché Cicytella gli era stata rapita. Il vero nome della piccola era Luisina, ma rispettando la volontà di zio Bastiano, Giacomo seguitò a chiamarla con quel nome sardo. n

Giacomo era figlio d’una ricca famiglia romana, e solo per vocazione, per l’amore al bello, all’arte, aveva preso lezioni di disegno, era diventato un bravo ed anche noto pittore.

Quindici anni prima aveva conosciuto la madre di Cicytella. La signorina Fosca M... e il pittore s’erano veduti la prima volta in un concerto, in casa d’una ricca e nobile signora. Fosca aveva venti anni. Bellissima, bionda, gli occhi glauchi sfolgoranti, quella sera Fosca aveva suonato, aveva cantato, era stata applaudita: e quella sera stessa Giacomo s’era pazzamente innamorato di lei.

Per qualche mese il giovine non toccò che due o tre volte i suoi pennelli, e queste due o tre volte i suoi pennelli schizzarono sulla tela il profilo di angelo della fanciulla.

Allora Giacomo li depose del tutto, convinto