Pagina:Deledda - Sole d'estate, 1933.djvu/231

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D’improvviso però mi fermai. Dove la strada è più silenziosa, come in vetta ad un monte, sorge la chiesa nuova: la piccola chiesa del nuovo quartiere dei ricchi. Un po’ questi, un po’ i poveri che vivono intorno ai ricchi, molto i più ricchi e felici del mondo, i bambini innocenti, hanno contribuito a costruirla.

Qui non si sa descriverla: come si fa a descrivere una piccola chiesa nuova, che invece d’incenso odora di vernice, che non ha cupola né torre, ma una semplice croce timida che pare voglia nascondersi fra le nuvole della sera?

Ancora non avevo veduto la chiesetta; tanto però ne avevo sentito parlare, fin dalla posa della prima pietra, da una bocca innocente, che mi venne desiderio di visitarla.

Da quanto tempo non entravo in una chiesa!

Si usa dire: la miglior chiesa è la casa, e Dio è in noi. E così abbiamo dimenticato il vero Dio, che è sopra di noi, l’Altissimo; e nostro compagno è Satana che ci offre i regni della terra.