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172 Parte


Ciò accade il più delle volte, perchè il Polledro al primo sentir della chiamata da Cavallo, insolita, li viene alzata la testa, e sconcertato l’equilibrio del peso, e per conseguenza resta allora impossibilitato a dare esecuzione all’azione, finchè la testa con tornare al suo luogo non rimetta il peso nel suo punto d’equilibrio; e però l’ajuto da terra e muraglia, con obbligarlo ad eseguire l’azione nonostante lo sconcerto, li fa conoscere lo sbaglio preso, e lo induce a correggerlo: onde dipoi, appena che sente la chiamata, in vece d’alzar la resta, si appiglia immediatamente a darli esecuzione in regola, come faceva con le corde, perchè tanto queste che la camarra, se alza la testa nel punto istesso, lo avvertano e l’obbligano a correggersi, e così torna in acconcio il tenerli la camarra fino a tanto che non abbia ben compresa la chiamata, poichè questa non solo corregge il difetto del Polledro, ma quello ancora della mano, ch’è molto facile che v’abbia parte.

Ma se trovasi, che la repugnanza, che mostra il Polledro d’obbedire alla chiamata abbia origine da qualche parte della macchina non finita di dirozzare, e però mancante della necessaria attività, si deve tornare senza esitare alla solita scuola di prima, e specialmente a quella ch’è più adattata a ferire il difetto, come fa l’artefice, quando rimette sotto la lima e nel fuo-


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