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DELL’OBBEDIENZA DEL CAVALLO


Parte Terza.


CAPITOLO PRIMO.


Quale deva essere la positura del Cavaliere a Cavallo per starvi fermo, e quale la struttura della Sella.


Ridotto lo spirito del Polledro alla mansuetudine indicata nel primo Capitolo della seconda Parte, potrà esser montato da chicchessia, pur che si contenti di esiger da esso l’esecuzione delle sole azioni naturali; e se oltre alla reduzione dello spirito sarà stata risvegliata, e dirozzata quell’elasticità dei legamenti delle gambe, di cui il Polledro nel suo nascere è stato dotato in essere, come ho dimostrato nel secondo Capitolo, potrà il Cavaliere esigere dal medesimo anche un’esatta e pronta esecuzione di quelle azioni che sono necessarie per il servizio di campagna, caccia, e guerra, e potrà ottenersi da esso finalmente tutta la possibile obbedienza che si richiede da un Cavallo di maneggio e d’opera, se sarà stato dato l’essere con l’arte anche a quella, di cui è stato dotato dalla natura


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