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Terza. 195


Una tal costruzione di sella nel tempo istesso, che seconda l’indole naturale della sopraddetta positura, impedisce insieme alla coscia di potere uscire dalla sua situazione; quindi è che lo scolare con facilità acquista fermezza a Cavallo in breve tempo senza incontro di difficoltà alcuna, e però può darlisi fin dalla prima mattina le staffe, all’opposto di quello che si usa nelle scuole, dove si tengono li scolari più mesi senza, per fermarli prima a Cavallo; ciò che apporta l’inconveniente, che essendo la positura in cui li mettono, fuori del naturale incomoda e poco forte, come si è veduto, non possono essi fare a meno di prevalersi della mano per tenersi a Cavallo, il che cagiona quella crudezza nella medesima ch’è l’opposto del temperamento d’essa, reputato per necessario.

Per fermar dunque lo scolare a Cavallo, e farli fare acquisto della fermezza di mano, perchè sia capace di far le chiamate a dovere, con la giustezza necessaria, e con facilità, ed in breve tempo, montato che sia la prima volta in sella li si dia le staffe, e li si accomodino le cosce e le gambe in quella positura, in cui deve tenerle, e dipoi li si additi il come deve tener la vita, le braccia, e le mani, e li si ponga in esse le redini della briglia separate e lenti, una per mano, tra i diti mignoli e anulari, overo tra gli anulari ed i medj, (nei quali


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