Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/286

Da Wikisource.
258 Parte


Quindi è che se nelle cavalcate è sì necessaria la vigilanza dell’occhio, perchè a questa s’attribuisce più d’ogn’altra cosa il buon ordine e l’uguaglianza della marcia, molto più lo deve essere nei balletti, le figure dei quali per essere più obbligate, richiedono maggior attenzione d’occhio, e d’orecchio ancora.

E’ in arbitrio del compositore di farle eseguire di passo, di trotto, o di galoppo, ovvero d’un misto di queste tre azioni, interrompendo l’una con l’altra poichè le altre che può fare il Cavallo, come lo sono le corvette, ed il salto, non possono servire che di ripieno, allorchè la figura porta seco qualche vuoto, o per intermezzo tra l’una e l’altra, per dar riposo ai Cavalli.

Le figure più semplici oltre l’essere le più facili ad eseguirsi sono anche più vistose delle composte, e sono quelle, che risquotono il maggior applauso dagli spettatori; riprova, che il loro pregio consiste, come ho detto nella puntualità ed uniformità dell’azione dei Cavalli nei punti necessarj, talchè sempre l’uno in trovarsi dirimpetto al compagno, faccia l’istesso che fa quegli.

La composizione delle suonate, conviene che sia adattata ed uniforme alla figura che deve essere eseguita; poichè il Cavallo non può secondare l’idea del compositore, come fa il ballerino, e però è d’uopo che la composizio-


ne