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Quarta. 291

ministra, non per questo li fa cambiar natura come lo mette in chiaro l’esperienza; poichè ho osservato che il terreno secco, che sta sotto l’acqua tutto l’Inverno, e che resta asciutto nell’Estate, produce un’erba dell’istessa qualità, ma di cinque figure diverse, perchè una più grossa dell’altra, per il maggior alimento che gli ha somministro l’acqua, stante il maggior tempo che dura la sua vegetazione.

In prova che ciò sia vero, si osservi che quel terreno che scola da se senza l’ajuto del calor del sole, produce l’erba più fina, che chiamasi fieno, perchè la sua vegetazione viene al suo compimento più presto, stante la minor quantità dell’umido che il Sole deve asciugare.

La vegetazione poi di quello che non finisce d’asciugare è più lenta, e di maggior durata, e però ricevendo dall’acqua maggior nutrimento, l’erba viene più grossa; quindi è che chiamasi fien grosso, che i contadini ed i postieri lo danno a mangiare alle loro bestie mescolato col fieno buono.

Dove l’acqua è più alta, che richiede anche maggior tempo del sopraddetto, perchè il calor del sole la possa svaporare, non può a meno la vegetazione dell’erba che produce quel terreno d’essere di maggior durata e più lenta, e per conseguenza che l’erba riceva maggior alimento, e divenga anche più grossa del soprad-


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