Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/62

Da Wikisource.

Prima. 33


Questa non può a meno, che non sia più pronta, e più sollecita del passo ordinario, stante la facilità di tale snodatura, e stante il maggior cammino che deve fare il peso della macchina; ed il potere tali Cavalli eseguire e l’uno e l’altro (ciò che non è comune a tutti) è una riprova certa che dalla sopradetta snodatura deriva l’attività maggiore che hanno degli altri.

Quando il Cavallo nel formare il passo abbraccia col piede meno terreno di quello che comporta la naturale estenzione della gamba, riesce l’azione più lenta, ma più sollevata, più scompartita e più maestosa; allora questo passo chiamasi castigliano. La sua esecuzione richiede che il Cavallo abbia l’anca ben falciata, perchè il piede diagonale di dietro, che ha parte nel formare la base al sostegno del peso, possa sostenere quella porzione che li si aspetta tutto quel tempo di più, che richiede la lentezza dell’azione, ed il ritardo dell’ondulazione della macchina.

Il passo dei Cavalli di maneggio non ammette ondulazione, richiedendo che il peso della macchina sia sostenuto sempre in linea perpendicolare dai due diagonali che li formano la base; e però l’esecuzione di questo, che chiamasi nelle scuole passeggio, è opera tutta del moto elastico, eseguito dal moto volontario delle gambe in due tempi staccati. Al primo tempo dà termine il moto di restrizione col sollevarsi


E fino