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LIBRO SECONDO 97

la dimestichezza usatagli da Costantino; e come se trasportato fosse agli impeti dell’ira contro di tutto il suo parentado, aggiunse a costoro Anaballiano, sedotto avendo le truppe a gridare ch’elle comportar non potevano l’impero in altre mani salvo quelle de’ figli di Costantino. Tali furono le azioni di Costanzo.

Ebbevi quindi contesa infra Costantino e Costante per rispetto all’Italia ed all’Africa di Cartaginese pertinenza. Costante dunque opprimer volendo il malaccorto germano1 dissimula un intiero triennio la nimicizia attendendo ch’egli metta piede nella sua fedele e benivogliente provincia, e manda intanto milizie sotto fals’ombra di porgere aiuto a Costanzo nella Persiana guerra, ma realtà coll’ordine di morire Costantino, ed elle obbedendo ai comandamenti dannogli morte.

Costante libero dall’impaccio del fratello inveiva crudelissimamente contro ai sudditi, oltrepassando i limiti della più incomportabile tirannide. Imperciocchè ai compri barbari di avvenente aspetto ed agli altri seco in qualità di statichi, siccome persone dalle quali, mirandole, aescato veniva alla impudicizia, data facoltà di commettere qualunque eccesso a danno de’ suoi popoli, precipitava le soggette provincie in estreme scia-



  1. Nella foggia medesima è narrato il fatto dal Metafr. d'Eutropio più vicino di Zosimo ai tempi di Costanzo. Ma nel Breviarium Eutropii corrispondente al testo Greco nella edizione del Silburgio havvi qualche mitigazione: Fu oppresso da una fazione militare, Costanzo piuttosto permettendone che ordinandone la uccisione. T. S.