Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/401

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nominato (78), affermò essere stata costante - massima del governo di Giuliano l’accordare la giustizia a tutti , i suoi sudditi, ed a’soli Pagani i suoi benefìzj. Dove per vera avesse a tenersi una tale sentenza, potrebbe ella per avventura sembrar giusta altresì. Non è un obbligo il benefizio, e se voleasi far prevalere il paganesimo, una modesta predilezione avrebbe potuto quella appellarsi, richiesi’ dalla politica verso il culto dello Stato. Ma non ricusa benefìzj, viola bensì altamente la giustizia un principe die. per cause spirituali esclude una parte sì grande de’ suoi sudditi dai servigi e dalle ricompense, che il comune patrimonio ibrmano della repubblica, e l’illustre scrittore che fu poi membro del britànnico parlamento, manifestò col suo stesso esempio di conoscere che può un fatai pregiudizio dirigere talvolta anche i consigli di un savio e libero governo (’).

Allorchè la virtù di Giuliano era antidpatamente av• verlita a.temersi in guardia contro le insidie della passione, e invocatasi la sua giustizia a decidere direttamente sulle opposte accuse di ud cristiano e di un pagano, egli entrava in così grande trepidazione d’essere incolpato di parzialità, clic più presto sembrava inchinare alle parti del primo che del secondo. Ma i magistrati potevano senza spiacere al principe, permettersi una più indulgente considerazione a favore de’ Pagani. Gli editti impèriali proibivano a questi è vero severamente di trascèndere a violenze e disordini contro i loro nemici, ma accaduti, l’imperatore conlentavasi

(’) Il tig. Gibbon che fa prima cattolico romano, potei’ prò? testante, c quindi membro del parlamento.. »