Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/54

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40 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA.

statuiscono ritirarsi all’Eufrate, e di là chiedere aiuto ai Persiani per cominciare nuove imprese contro degli imperiali. Venuti a tale partito, Zenobia montata su d’un camello femina (quadrupede velocissimo e superiore nel correre agli stessi cavalli) esce della città.

Aureliano, dispiacentissimo della costei fuga, non rallentando il naturale suo impeto, ordina tosto a genti in sella di seguirne le tracce. Questi raggiuntala in procinto di valicare l’Eufrate, la conducono, trattala dalla nave, all’imperatore, il quale a così inopinato spettacolo abbandonossi ad una somma esultanza; non di meno ripensando, ambizioso di natura, che presso ai posteri sarebbe per derivargli poco splendore dalla ottenuta vittoria sopra una femina, provavane qualche rincrescimento1.

Parte degli assediati Palmireni voleano si difendessero ad ogni rischio e pericolo quelle mura, ed a tutto potere andasse avanti la Romana guerra; parte in cambio dai merli facean supplichevoli gesti addimandando perdono dell’avvenuto, ed essendo accolti lor prieghi dall’imperatore, incoraggiandoli a deporre ogni tema, usciti fuori delle porte recavangli vittime e doni. Egli, prestato il debito onore alle prime e ricevuti gli altri, accommìatavali sani e salvi2.

  1. Aureliano per lo contrario scrivendo a Mucapore, chiaramente mostra di non aver tenuto sì tanto vile questo trionfo onorando Zenobia col degnissimo elogio di aver combattuto non da femmina, quasi paventando la morte.
  2. La lettera da Aureliano mandata a Ceionio Basso co-