Pagina:Della biblioteca di monsignor Alessandro Lazzerini e del migliore suo collocamento memoria.djvu/3

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                    Signori,

I.

Monsignor Alessando Lazzerini è già annoverato nella serie illustre dei benefattori di questa città; ma del suo beneficio non si giova ancora il pubblico, quantunque siano corsi trentanni dal giorno che quel Benemerito legava alla patria de’ suoi maggiori la Biblioteca raccolta durante una lunga vita, e in una città qual’è Roma, con molta cura e dispendio. “Bramando (giova riferire le parole stesse del Testamento) che non rimanga dispersa la mia Biblioteca, la di cui riunione mi costa tante fatiche, brighe e spese, lascio essa intiera mia Biblioteca alla città di Prato in Toscana, d’onde proviene il ceppo di mia famiglia, unitamente a tutte le mie Opere inedite, acciò vengano da essa città pubblicate colle stampe; delle quali Opere inedite dal mio infradicendo Esecutore Testamentario si compilerà esatto Catalogo, e si renderà pubblico colle stampe a spese della mia Eredità, pria di farne la consegna, e quindi ritirerà di tutto esatta ricevuta.

Voglio poi e comando, che detta mia Biblioteca, allorquando sarà stata trasportata, sistemata e collocata in Prato, rimanga aperta a vantaggio dei giovani