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DELLE DONNE | 107 |
opere di morale e di educazione, le quali soltanto sotto la penna delle donne ponno assumere quella forma persuasiva e toccante, che le rende efficaci sul pubblico costume1.
Ad attuare siffatta riforma nella educazione e nell'ufficio sociale delle donne, occorrono istituzioni corrispondenti, e opportune modificazioni delle leggi che determinano la condizione giuridica del sesso femminile. Un intiero sistema di scuole femminili, non solo inferiori, ma eziandio medie e superiori, ed anche di scuole professionali bisognerà introdurre in ogni paese ove si comprenda la giustizia non solo, ma altresì la somma utilità sociale di far partecipare le donne al pari degli uomini ai benefizi e all'opera dell'incivilimento. Per ciò che riguarda le leggi odierne, specialmente francesi, intorno alla condizione giuridica delle donne, dirò in altro capitolo quali siano le censure e le proposte del Légouvé2.
Altre opere, non poche, e quasi tutte pregevoli, annovera la moderna letteratura francese, nelle quali piuttosto che una trattazione ex professo della quistione circa le attitudini naturali e i sociali uffici delle donne, se ne preparano i materiali mediante l'attento studio della storia. Quasi tutte queste opere porgono occasione agli autori di esporre anche le loro opinioni circa i varii lati della quistione femminile, sia nel fare storici raffronti, sia a modo di conchiusione filosofica delle esposte vicende.
Il nome di Dora d'Istria vuol essere qui rammentato di bel nuovo, ed agli scritti di lei compete al certo uno dei posti più onorevoli nella categoria a cui appartengono. Alludo specialmente a due opere della impareggiabile principessa, intitolate:
- ↑ Ib., p. 380.
- ↑ Dovrei in questo luogo dir qualche cosa anche dell'opera di Rozier, De la condition sociale des femmes, ma siccome non mi è finora riuscito di procurarmene un esemplare, mi riservo di parlarne in una appendice al presente capitolo, se pure quell'esemplare sarà venuto allora in mio possesso.