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DELLE DONNE 217

Speroni1, di Domenico Bruni2, di Lodovico Domenichi3, di Giovanni Nevisano4, di Ortensio Lando5, di Prodicogene Filarete6, di Cristoforo Bronzino7, di Luigi Dardano8, di Gerolamo Ruscelli9, di Stefano Guazzo10, di Moderata

  1. Sperone Speroni, Dialogo della dignità delle donne (V. Dialoghi di Sperone Speroni, Venezia, Giglio 1558).
  2. Difese delle donne, opera di M. Domenico Bruno da Pistoia (Firenze 1552). Il Bruni afferma in fine del suo libro, che il Domenichi prese da lui molte idee, avendogli egli dato a leggere il manoscritto prima di stamparlo.
  3. La nobiltà delle donne, di M. Lodovico Domenichi, 2a ediz., Venezia 1551. Il medesimo autore scrisse altresì La donna di Corte, discorso nel quale si ragiona dell'affabilità et honesta creanza da doversi usare per gentildonne d'onore, Lucca 1564. Ottimo è l'intendimento di questo discorso, diretto a dimostrare che la donna di Corte deve apprezzare sopra ogni altra virtù quelle della pudicizia e della semplicità (p. 4).
  4. Silvæ Nuplialis, libri sex, Johanne Nevizani Astense auctore, Lione 1556. A torto citato dal Bruni (e. 8) come avversario delle donne, perchè a c. 82 enumera le solite accuse contro di queste, che poi egli difende a c. 351 e seg. Fra le altre cose l'Astense mette a carico dei mariti la impudicizia delle mogli, il cui sesso per natura egli reputa meno libidinoso. Egli si adopera anche a dimostrare l'utilità individuale e sociale del matrimonio contro i suoi detrattori. L’Astense è uomo di retto e illuminato sentire, e, cosa rara al suo tempo, animato da sentimenti italiani, onde si fa a deplorare la moltiplicità dei tirannelli italiani, e ne assegna per cagione le cittadine discordie (e. 366 e seg.). Offensivo per le donne e inverecondo ad un tempo riscontrammo questo solo suo passo: Felix tibi, si illa, quam credis virginem, non fecerit nonnisi unum spurium, e ciò sulla fede di un frate Busti, ad quem verisimiliter concurrebant puellæ ad confitendum (c. 147).
  5. Ortensio Lando, Lettere di molte valorose donne, Venezia 1548; e Lettera a gloria del sesso femminino, Venezia 1551.
  6. Difesa delle donne contro la falsa narratione di Onofrio Filiriaco intorno le operationi loro, di Prodicogene Filarete, Padova, Majetti, 1588. Opuscolo breve, e leggierissimo, che conchiude essere le donne «vero riposo degli uomini, dono di Dio, costanza d'amore, esempio di pudicizia, fonte di bellezza, ricetto di gratia, di valore incomparabili».
  7. Della dignità e nobiltà delle donne, dialogo di Cristoforo Bronzino di Ancona. Firenze 1622. Questo dialogo doveva essere diviso in quattro settimane. Ma la prima soltanto fu compiuta in due volumi, pubblicati a Firenze, il primo (settim. 1a, giorn. 1a, 2a, 3a) nel 1622, il secondo (id., giorn. 4a, 5a, 6a) nel 1625, il terzo (giorn. 8a, cioè 2a della 2a settimana, anticipatamente pubblicata) nel 1628.
  8. La bella e dotta difesa delle donne in verso e in prosa, di M. Luigi Dardano, gran cancelliere dell'Illmo Senato Viniziano. Venezia 1554.
  9. L'opera del Ruscelli, citata sopra a pag. 205, nota (1), fu copiata in gran parte, a detta del Thomas (Essai sur le caractere, les niceurs et l'esprit des femmes, Parigi 1772, p. 91) da quella anteriore di C. Agrippa.
  10. Dell'onor delle donne, dialogo di Stefano Guazzo, del fine del seicento,