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DELLA CONDIZIONE GIURIDICA |
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conto delle differenze fra i due sessi, «senza però troppo secondare queste differenze, e fortificando, per così dire, le donne nella loro debolezza, di guisa che esse abbiano anche più virtù degli uomini, si rassegnino al loro destino piuttosto per libera elezione che per debolezza, e si sottomettano all'oggetto della loro tenerezza piuttosto per amore che per bisogno di appoggio»1. Oramai codeste idee sono entrate nel dominio di tutti, ma non era così al tempo del Dell'Acqua, il quale, se avesse scritto in italiano in Italia, meriterebbe al certo di essere annoverato fra i precursori della nuova fase in cui entrarono gli studi intorno alla natura e ai diritti delle donne nel secolo presente; — L'Impossibile, ovvero La riforma delle donne nella loro educazione2, opuscolo anonimo, in cui, senza la menoma intenzione di cangiare la faccia del mondo, ne di trasformare le donne in rivali degli uomini, si deplora la generale ignoranza delle donne italiane di quei tempi3, l'uso di educare le fanciulle ne' monasteri4, ma della decadenza nazionale conseguente dalla femminile ignoranza chiamansi in colpa gli uomini, che educano le donne e le incitano alle frivole arti del piacere5, perseguitando col ridicolo ogni menoma apparenza di femminile istruzione6. Propone l'anonimo autore anzitutto una riforma dell'educazione fisica delle donne, onde render queste più forti, più coraggiose, e madri di più valida prole7, e poi una riforma della istruzione femminile per mezzo di grandi istituti nazionali, in cui siano accolte donne di tutte le classi, e tutto si insegni «dalle più sublimi scienze fino all'ago ed al fuso»8. Donne veramente istrutte, dice
- ↑ Ib., p. 139.
- ↑ L'Impossibile, ovvero La riforma delle donne nella loro educazione (Venezia, Zatta, 1799). Veggasi pure il discorso: Della educazione che si deve alle donne, della cittadina Mattei (Vicenza, Parole, 1797)
- ↑ Ib., p. 37.
- ↑ Ib., p. 36.
- ↑ Ib., p. 40.
- ↑ Ib., p. 44
- ↑ Ib., p. 54.
- ↑ Ib., p. 61.
