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| 244 | DELLA CONDIZIONE GIURIDICA |
liani su tal proposito quel disordine nelle idee morali e nei costumi, che è pur proprio dell'età presente, benché meno grave per avventura in Italia che in altri paesi. Il fatto si è che in numero ed importanza di pubblicazioni intorno ai vari lati della quistione femminile, la letteratura italiana di questo secolo ha poche pari in ricchezza, e va diventando ogni giorno più copiosa, perchè anche fra noi vengono presi a considerare da molti, con vario indirizzo bensì, e con vario grado di serietà, gli arditi problemi agitati oltr'Alpe fra gli scienziati contemporanei intorno alla natura ed alla missione sociale delle donne.
Per verità le donne italiane benemerite della patria non furono mai tanto numerose quanto nel secolo presente, ne quindi mai. tanto degne di fornire cogli stessi meriti loro nobile argomento di studio ai contemporanei. Basti citare fra le poetesse Teresa Bandettini1, Caterina Bon Brenzoni2, Diodata Saluzzo Roero3, Angelica Bartolommei Palli4, Caterina Franceschi Ferrucci5, Ida Costantina
- ↑ Teresa Bandettini, Rime contemporanee di Amarilli Etrusca, Lucca, 1807.
- ↑ Caterina Bon Brenzoni, Poesie con una biografia scritta dal D. A. Messedaglia, Firenze 1857.
- ↑ Diodata Saluzzo Roero, nata a Torino nel 1774, morta nel 1840. V. l'elenco delle sue poesie, ap. Oscar Greco, Bibliobiografia femminile italiana del secolo XIX (Venezia 1875, p. 438).
- ↑ Angelica Bartolommei Palli, ib. id., p. 372. Scrisse anche varii racconti e componimenti drammatici.
- ↑ Caterina Franceschi Ferucci, Rime varie e prose, nella raccolta di poesie e prose inedite o rare di italiani viventi, Bologna 1835, vol. 2, 3, 4, e Prose e versi, vol. unico, Firenze, Le Monnier, 1873.
rimatrici di ogni secolo (Venezia 1726, Mora); l'Epistolario, ossia Lettere inedite di donne e uomini celebri morti e viventi del secolo XVIII (Venezia 1795, Graziosi); le Rime di donne illustri, raccolte dalla Bergalli (Venezia 1773, Valvasense); le Poesie e Memorie di donne letterate che fiorirono negli Stati di S. M. il Re di Sardegna, raccolte dal Ranza (Vercelli 1769, Panialis). La letteratura d'amore è stata assai scarsa nel secolo XVIIII. Il conte Ferri (op. cit.) ricorda una dissertazione di Prudenza Gabrielli Capizucchi, per provare che «l'amore è atto a perfezionare l'animo umano» (nelle Prose degli Arcadi, vol. III, Roma 1718, De Rossi).
