Vai al contenuto

Pagina:Della condizione giuridica della donna.djvu/87

Da Wikisource.

DELLE DONNE 81

donne. Accanto a quelle invettive, appassionate e ingiuste, egli professa pure opinioni temperate e saggie, e non rade volte persino lusinghiere pel sesso femminile. Come nella prima lettera alla signora d'Héricourt1 egli aveva detto che la inferiorità della donna di fronte all'uomo «non costituisce per lei né schiavitù, né umiliazione, né diminuzione di libertà, di dignità e di felicità», così nell'opera della Giustizia egli fa poi un quadro lusinghiero dei pregi e de' benefizi del sesso femminile, considerato nel suo ufficio di completare l'individualità maschile. Così p. es. egli afferma che «senza la grazia femminile l'uomo non sarebbe uscito dalla brutalità», — che «la donna è la coscienza personificata dell'uomo, l'incarnazione della sua gioventù, della sua ragione, della sua giustizia, di ciò che vi ha in lui di più puro, di più intimo, di più sublime»2; — «che senza il concorso della grazia, della forza, della prudenza, della giustizia, del coraggio, della santità, della speranza, della consolazione della donna, l'uomo non potrebbe sopportare il peso dell'esistenza, né custodire la sua dignità, né compiere la sua destinazione»; — che la donna è angiolo di pazienza, di rassegnazione, di tolleranza, custode della fede dell'uomo, specchio della sua coscienza, sorgente della sua abnegazione; — «che la donna, avendo in luogo della forza la bellezza, colla bellezza è il movente di ogni giustizia, scienza, industria e virtù»3; — «che la intelligenza femminile è più intuitiva, più concreta, più bella di quella dell'uomo;... più circospetta, più prudente più riservata, più saggia, più uguale»4; — «che la intelligenza femminile serve al genio maschile di riprova, condensa il saper nostro in proposizioni più semplici, di guisa che la donna, venendo a partecipare essa pure alla filosofia ed alle speculazioni maschili, ne rende all'uomo più netta la memoria,

  1. V. pagina 78, nota 5.
  2. Ib., p. 446.
  3. Ib., p. 438.
  4. Ib., p. 412.
Gabba — 6