Nel sommo ciel, quanto puoi giugnere alto, 5Da questa bassa e vil breve dimora
Drizza la vista intento e i pensier tuoi.
Quivi con pace eterna i giusti suoi
Patti serva ogni stella:
Non impedisce il sol cinto di foco 10Il freddo cerchio della sua sorella;
Nè l’orsa, che del mondo,
Senza tuffarsi mai nel gran profondo,
Ruota veloce il più sublime loco,
Sebben vede ch’ogn’altra in mar s’asconde, 15Brama le fiamme sue tinger nell’onde.
Sempre con volte eguai di tempo adduce
Vener la sera ombrosa; e la dimane
Il bel giorno anzi ’l sol Dïana mena.
Così gli eterni corsi riconduce 20Vicendevole Amor; così le insane
Risse la region di stelle piena
Scaccia lungi da sè lieta e serena:
Questa concordia insieme
Con pari modi gli elementi tempra; 25Onde l’umido il secco amico preme
Sovente, e ’l freddo stesso
Col caldo unito si congiugne spesso,
E fa che ’l foco con mirabil tempra
Sospeso in aere penda, e che nel fonda 30Giaccia la terra pel suo grave pondo.
Per le stesse ragion rose e vïole
Ha primavera, e ’l verno ha ghiacci e nevi,
Biade la state, e l’autunno poma:
Questa tempranza ciò, che spirar suole 35Vita nel mondo, a’ lunghi giorni e a’ brevi
Produce e nudre; questa il tutto doma;
E toglie il tutto al fine ultima soma.
In tanto il gran Fattore