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Pagina:Della consolazione della filosofia.djvu/160

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appoggiarci? Laonde di necessità sarà che la generazione umana, come tu poco fa cantavi, partita e disgiunta dal fonte e principio suo, vada, come noi diciamo, per perduta, e si risolva in niente.


LE TERZE RIME.

Qual discorde cagione
     Le leghe e i patti delle cose scioglie?
     Qual Dio tal guerra tra due veri pone,
     Ch'a quel che sta per sè medesimo e solo,
     5Quando altro vero accolo,
     Giugnersi insieme e mescolarsi toglie?
O più tosto tra loro
     Non discordano i veri, anzi pur sempre
     Certi e concordi son, dome mai fôro?
     10Ma non può, chiusa in questo carcer cieco,
     Col lume oppresso e bieco
     Veder la mente tutte umane tempre.
Ma perchè tanto amore
     L’arde di ritrovar quei che coperti
     15Del vero porta segni entro, a tutte ore?
     Sa ella quel che conoscer disia?
     Ma chi quel, ch’ei sa, spia?
     O fatica i non dubbii fare aperti?
E, se nol sa, che chiede?
     20Chi può bramar quel ch’ei non seppe mai,
     O seguir quel che non intende o vede?
     Dove trovar? Come, trovato poi,
     Conoscer pensi o vuoi
     Un, che i tuoi occhi non mirâr giammai?
25Forse, quando vedea
     L’alta mente su in cielo, il tutto insieme
     E ciascuna per sè parte scernea:
     Or chiusa in queste oscure e gravi membra