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che sagrificano coprendoli sotto saj. Quando la vittima sia stata ferita nel basso ventre dal sagrificatore, cominciano a trarne auspicio dal modo con cui essa cade: tagliano poi le mani destre dei prigionieri, e le consacrano agli Dei.

Tutti quei montanari si nutrono rozzamente, bevono acqua, dormono sulla nuda terra e portano lunga chioma e diffusa a modo delle donne, e combattono colla fronte fasciata1. Mangiano per lo più carne di cervi, e sogliono sagrificare a Marte un cervo non meno che prigionieri e cavalli. Fanno inoltre ecatombi di ciascun genere alla greca, siccome dice Pindaro: Immolare centinaia di vittime. Celebrano combattimenti ginnastici2 armati di tutto punto ed a cavallo, alla lotta, al corso, a modo di scaramucce, od in battaglia di coorti. I montanari mangiano ghiande di quercia due terze parti dell′anno: dopo averle fatte seccare le pestano, le macinano e ne fanno farina che poi riducono in pane da potersi conservare gran tempo. Usano anche Zito3, perchè scarseggiano di vino, e quel tanto che ne fanno lo consumano incon-

  1. Il testo: μιτρωσάμενοι δὲ τὰ μέτωπα μάχονται. Gli Ed. franc. riferiscono il μιτρωσάμενοι alla chioma (τὴν κόμην) nominata poco prima, e traducono ils les attachent avec une bandelette autour du front.
  2. Gli Ed. franc. invece di γυμνικοὺς leggono γυμνητικοὺς, e traducono armati alla leggiera in opposizione a quello che viene subito dopo. La correzione è senza dubbio ingegnosa e probabile.
  3. Specie di birra.