Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 3.djvu/521

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alcuni coloni siano venuti a quest’isola della quale parliamo y e le abbiano d’ilo.1 nome di Samotracia; come i Samii per vaoità inventarono. Più credibili sono co-i loro i qnali dicono che sami chiamavansi i luoghi elevati, e che di qui venne il nome di Samo a quest’isola della quale Omero ebbe a dire, che Nettuno:

.......su l’alte atsiso Selvose cinte della tracia Santo, Contemplava di là taspro conflitto; E tuuo P Ida e Troia e degli jtchei Le folte antenne li vcdtp davanti. Alcuni poi dicono che Samo fu denominata co i da’ Saii Traci, i quali ant» mente abitarono e quell* isola e il continente vicino nè imporla 1* investigare se questi Saii furono una st sa cosa co’ Sapei o co’ Sinti detti poi Sinzii da Omero. E de* Saii fa menzione ancbe Archiloco dicendo: Ed ora qualcuno do’ Saii ti dà vanto col mio scudo } perfetta armatura, ch’io contra mia voglia abbandonai fra cespugli. Fra le isole soggette ad Ulisse ci resta oramai da parlare soltanto di Zacinto, la quale è inclinata alle parli occidentali un poco più di Cefallenia e del Peloponneso con cui quasi si unisce. La periferia di Zacinto è di t>ltre cento sessanta stadii; ed è distante da Ccfallenia circa sessanta. L’isola ha molti boschi, e nondimeno ò fertile j ed ba una ’città ragguardevole dello stesso suo nome. Di quivi ad Espande (i) nella Libia il tragitto è di tremila e trecento stadii. (■) Btpervll portò anche il nome di Berenice. SriuMoe*, tom. 111. 33

Strabone, tom. III. 33