Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 73 — |
nacco quando esce dalle mani del vero dotto si spoglia del suo abito a molti colori, è nè più nè meno che un’opera avente unità di concetto, epperò può essere stromento benefico e potente di popolare educazione. L’Italia accenna a volersi arricchire di buoni ed utili almanacchi; giacchè uomini insigni nelle lettere e nelle scienze non isdegnarono di calare dalle loro altezze per parlare al popolo nelle umili pagine d’un almanacco.
Fra questi merita singolar lode il prof. Paolo Mantegazza, il quale prese a rendere popolare la scienza della salute. I quattro volumi finqui pubblicati ebbero uno smercio che può dirsi straordinario in Italia, di 15 mila esemplari. E ben vorremmo che col tempo gli toccasse la fortuna di spacciarne 100 mila copie, come all’Almanacco di Francia.
Utilissimi sono gli almanacchi pubblicati dai fratelli Roda intorno al governo dell’orto e della vigna, come pure meritevole d’encomio è quello di A. Caccianiga intitolato l’Almanacco dell’Eremita; e l’Almanacco agrario del cav. prof. Gaetano Cantoni.
VIII.
Dei regolamenti delle Biblioteche popolari.
Le cose di cui ho toccato finqui mirano tutte a rendere possibile l’attuazione delle Biblioteche popolari: ora bisognerebbe pensare a quello che può farle più efficacemente utili. Una Biblioteca gioverà effettivamente, quando i suoi libri saranno letti e ricercati dal popolo, quando il tempo