Pagina:Delle cinque piaghe della Santa Chiesa (Rosmini).djvu/135

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Cristo, che si contentò d’avere un’amministratore infedele fra’ suoi stessi Apostoli, acciocchè, parmi servisse di documento che niente dovea distrarli dallo spirituale regime nè pure il pericolo di temporali detrimenti. E qui farò fine concludendo che da quanto fu ragionato risulta ad evidenza, che allorquando Pasquale ii ebbe fatto la magnanima proposta di rinunziar ai feudi, il grand’uomo avea posto la scure alla radice della mala pianta, ma l’età avea una complessione troppo stemperata per sostenere un tanto rimedio.

163. Quest’opera, incominciata nell’anno 1832 e compita nel seguente, dormiva nello studiolo dell’autore affatto dimentica, non parendo i tempi propizii a pubblicar quello ch’egli avea scritto più per alleviamento dell’animo suo afflitto del grave stato in cui vedeva la Chiesa di Dio, che non per altra cagione. Ma ora (1846) che il Capo invisibile della Chiesa collocò sulla sedia di Pietro un Pontefice che par destinato a rinnovare l’età nostra e a dare alla Chiesa quel novello impulso che dee spingere per nuove vie ad un corso quanto impreveduto altrettanto maraviglioso e glorioso; si ricorda l’autore di queste carte abbandonate, nè dubita più di affidarle alle mani di quegli amici che con esso lui dividevano in passato il dolore ed al presente le più liete speranze.



FINE.