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32 zoologia.

La distinzione de’ sessi è facile nella maggior parte degli animali che cadono comunemente sotto la nostra osservazione, anche senza l’ispezione anatomica degli organi essenziali della generazione, che sono nella massima parte nascosti; perchè in molti casi si connettono coll’apparato generatore propriamente detto alcune appendici esterne che fanno subito riconoscere il sesso. Tali sono, per esempio, negli squali e nelle razze gli organi coadiutori della copula, connessi alle pinne ventrali, e sporgenti in modo da rappresentar quasi un paio di gambe posteriori; ed al lato interno de’ quali trovasi eziandio un apparato glandoloso particolare. È noto poi come negli uccelli e ne’ mammiferi varj caratteri di statura, di colori, d’ornamenti accompagnino spesso le essenziali differenze sessuali e le facciano riconoscere anche volgarmente. Ma in alcune classi di animali queste differenze sono ben più rilevanti, e tali da esser causa de’ più grandi errori nelle classificazioni, poichè sono portate fino ad abolire ogni rassomiglianza fra il maschio e la femmina d’una medesima specie. Eccone alcuni esempj.

Tra i crostacei dell’ordine de’ succhiatori o parassiti, vi hanno alcune specie componenti la famiglia delle lerneidi, delle quali per lungo tempo non si conobbe il maschio, tanta è la disparità di forma di volume e di abitudini che regna tra esso e la femmina. Questa vive aderente per lo più alle branchie de’ pesci, succhiandone gli umori ed ingrossando a dismisura per lo sviluppo delle ova, delle quali porta ripieni due sacchetti dietro l’addome; non ha vere gambe articolate come gli altri crostacei, e piuttosto direbbesi rassomigliante ad un verme. Il maschio invece presenta i caratteri di crostaceo ben riconoscibili, ha gambe articolate, non è parassito, e solo all’epoca della generazione si fissa in prossimità dell’orifizio sessuale della femmina e la feconda. Ma ciò che v’ha di più singolare si è la enorme sproporzione di volume fra il maschio e la femmina, che nel massimo stato di rigonfiamento di questa, si fa salire da qualche>autore fino al rapporto di 1:4600. Non dobbiamo ommettere però che questa femmina nello stato di gioventù ha subíto, quanto alle forme, le stesse metamorfosi del maschio; ma nel mentre questo si è arrestato a un dato periodo, essa continuò fino a trasmutarsi in una sorta di verme, scendendo di grado, per cosi dire, nella scala gerarchica animale (fig. 24).