Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/321

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natori, per nome Licide, espresse il parere: che era convenevol cosa di accettare le proposte di Mardonio; e di riferirne quindi all’assemblea del popolo. Ma, sia che egli pronunciasse detta opinione corrotto dai danari di Mardonio, sia che il facesse per un suo modo particolare d’intendere e di giudicare le cose; il fatto è che gli Ateniesi se ne indignarono acerbamente. Onde circondato subito Licide dai suoi colleghi del Senato, e da quelli che seppero la cosa di fuori, fu ucciso a colpi di pietra, nel mentre che Murichide, l’Ellespontio, fu lasciato andar sano e salvo. Levatosi poi romore in Salamina per il fatto di Licide; e avendo le donne ateniesi inteso il perchè; l’una coll’altra esortandosi e prendendosi per la mano, ne andarono difilate e spontanee alle case di Licide, ove lapidarono la sua moglie e i suoi figlioli.

6. Ma io devo dire anche la ragione che indusse gli Ateniesi a passare a Salamina; e la ragione fu questa. Infino a tanto che essi potettero ragionevolmente sperare in un soccorso d’armi dal Peloponneso, rimasero fermi nell’Attica: ma quando videro che i Lacedemoni menavano le cose sempre più in lungo; e che intanto Mardonio, dirigendosi contro di loro, era già entrato nella Beozia; si risolvettero finalmente a trasferire tutte le loro masserizie e se medesimi a Salamina. Inviando nel tempo stesso i loro legati a Sparta, per rimproverare primieramente ai Lacedemoni di aver lasciata libera ai Barbari la invasione dell’Attica, dappoiché eglino non vollero con opportuna congiunzione di forze contrastare al nemico nella Beozia: quindi per informarli delle promesse a sè fatte dal re di Persia, col patto che cambiasser partito e seguitassero la sua causa; e, finalmente, per ammo