Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/71

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

sangue, e il suo male a poco per volta si converse in tisico. I famigliari poi di Farnuche inflissero subito a quel cavallo ilgastigogià decretatogli dal suo padrone. Lo condussero, cioè, sul luogo medesimo dove aveva gettato a terra il padrone, e quivi gli troncaron le gambe nella piegatura proprio delle ginocchia. E in questo modo, dunque, avvenne che Farnuche fu sciolto per forza dal comando della cavalleria.

89. Venendo poi a discorrere del naviglio, dirò che esso si componeva in totale di mille trecento triremi; e che le nazioni, le quali concorsero a somministrarle, furono le seguenti. Primieramente i Fenici, i quali insieme coi Siri Palestini ne somministrarono trecento. E l’arredo, in cui si mostravano questi popoli, era di tal maniera. Avevano elmi in capo di forma somigliantissima agli elmi ellenici; proteggevano il corpo con usberghi di lino; imbracciavano scudi senza nissun giro di ferro che li cerchiasse, e maneggiavano giavellotti. Detti Fenici poi, conforme alla loro stessa testimonianza, abitarono primitivamente sulte sponde dell’Eritreo, donde poi in appresso migrarono, ed ora hanno la toro sede nella regione marittima della Siria. La qual regione, insino ai confini dell’Egitto, tiene il nome generale di Palestina. Gli Egizi somministrarono dugento navi. E questi portavano in capo degli elmi attorcigliati; usavano scudi di forma concava e muniti di grossi cerchi; brandivano aste acconcie alle pugne navali, e scuri di smisurata grandezza. Alquanti dì loro si proteggeano anche il corpo di buoni usberghi, e maneggiavano grosse spade. E tale era pertanto, come detto ho, l’acconciamento egiziano.