Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/145

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NOTTE. 119

Or più remoli il mondo ha i suoi confini:
Vinta è natura, i più gek>si arcani
330Lascia adesso vedere, ovunque al freno.
Ella è costretta ad ubbidir delP arte.
Sempre il mondo farà splendida prova
Oual sia dell 1 uomo c la possanza, e il genio»
Chi fìa, che nel mirar tanti portenti
335Non esclami rapito: Ah ch’io ben veggio
Che in sì nobit, e— cago, ed ampio albergo
Immortali viventi ebher soggiorno.
Col mio canto, o mortai, l’orgoglio assai
Lusingato. ho finora, e già ti miro
340Fiero dell’opre tue, dil eguai non hanno.
Apprender vuoi cosa più illustre, e tale,
Che più illustre ti renda? A quei, che vive
Giuoco d’avversa sorte, il cor non sdegni
Un sospiro inviar. L’uomo, che sentQ
345Pietà de 1 * mali altrui, porta scolpita
L’unica, la nioral vera grandezza..
E allor che annienta l’implacabil morte
Ogni altro fregio in noi, questa conserva,
li di lauro ammortai la rende adorna