Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/151

Da Wikisource.

NOTTE. 125

170Sono attive però pe’ vili oggetti,
Che offre lor questo globo! ) E queste vaie Ai
Seducenti chimere atte non sono:8
Tutta la forza ad occuparne, insieme
Fissarle a giusta lance, e porle in calma;
175Cosi sempre in tumulto, e sempre in moto,
Son tormento dell 9 nomo, e il viver suo
Rendono un tempestoso irato mare.
Delle passioni la vorace fiamma!
Della terra in un punto arde, e consuma
180Gli aridi frutti; e mentre avida in traccia
D’altri sen corre, a desolar va il mondo
Colui,che d’ambizion solo si pasce,. *
Sprezza quei che sortì felici eventi,
E oggetto vii la gloria sua gli sembra-.
185Cesar dell’universo al soglio asceso,
Di valor, di poter, di gloria pieno,
Tristo in volto proruppe: E questa è tutto?...
Quando l’uomo s’accende, e fiero orgoglio
Sente del suo saper, de’ inerti suoi;
190Che in trionfo la fama il nome, e l’opre
Per un secol ne poi’ti, ad esso è poco».*,»
Pago non è che faccian plauso intanto
Quei che vivono ancor, se la sua gloria
Non va sicura a contrastar coirli anni:
195Se le sue lodi risuonar non fanno
- Quei che nati non son. Da noi si brama.,
D’aver nome invmortal? Strana follìa-!
Che allo spirito uman sarebbe ignota,
Se immortale non fosse. Un forte istinto
200Neir avvenir ci spinge, e fa che in esso
Util si cerchi. Ah forsennati, ah ciechi!
Che di vera sostanza andando in traccia,
U ombra di quella il nostro corso arcesta..
Non è la fama, a cui Tuoni sempre ancia,-..
205Non è immortalità: ma sol può dirsi j:
Un’immagine sua, che vii rassemhra
• Allor che si possiede, e poi si perde.
Ma benché nelle-nostre ardenti cure j