Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/312

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286 VENTESIMAPRIMA NOTTE.

Il polo tutto co 1 -suoi raggi ardenti,
335Schiusi tutti i pensier dell’alma mia,
E con prodiga destra ogni tesoro
Che in Parnasso si trova in ciel versai
Nè la mia musa or. sa, se maraviglia
Sentir debba maggior per ciò che finse,
340O pel vero die vide . Indietro adesso
Volgiamo il ciglio,, <*d in un guardo solo
Ritorniamo a mirar tutti gli oggetti,
Che ne’ campi notturni io già trascorsi
Con qual trasporto Tuoni, che li raccoglie
345Tutti nel suo pensier, confuso, e al suolo
Per rispetto cachilo, esclamar debbe:
M Quai di mondi ammassati immensi gruppi
Di risplendenti globi or’è sì folto
„ Stuolo d’abitatori! Oh quai sistemi
350Quai vie! Qual genitore! E qual famigliai
A un fragile mortai, che ardì finora
Qnesta del tuo poter languida immaga
Pingere, o Padre universa!, perdona.