Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/411

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che tanto preme di ordinare fra noi, al fine costante cui è diretto il nostro assunto di far dell’Italia intera una sola famiglia, quand’anche sia, com’è la Germania, in più Stati divisa.1

15.° Nè crediamo poi cosi difficili ad intendersi i reciproci accordi, purché i governi vogliano sinceramente pattuirli, diretti da liberali tendenze, adessi inspirate dal pieno convincimento della vera rispettiva convenienza che troveranno in fin di conto a cosi operare, onde giugnere a quella fusione d’opinioni e d’interessi italiani, cui ci pare debbano tutti accennare pel fine sopra indicato.

Fin qui dell’ordinamento delle tariffe.

Quanto all’ordinamento delle società intraprenditrici, là dove a queste venne conceduta la costruzione delle strade col successivo esercizio delle medesime, molte sono le regole sì generali che speciali già indicate durante questo nostro discorso; le quali regole si dovrebbero comprendere ne’ rispettivi capitoli d’appalto da stabilirsi.

A scanso d’inutili ripetizioni noi ci asterremo dal qui riepilogarle.

  1. Nel tornar più volte ad esprimere cotesta idea, crediamo inutile purgarci dalla taccia che ci si volesse per avventura imputare da coloro che non ci conoscono, di dividere certi sogni di menti esaltate per altra unità politica italiana Estranei a discussioni politiche e di spirito di parte; occupati soltanto di quelle economiche; e d’altronde con mente troppo positiva per lasciarci guidare da astrazioni d’impossibile pratica applicazione noi ragioniamo, prendendo per base la’attuale Stato d’Italia, e ricusiamo qualunque altra interpretazione sotto intesa. Nel fare questa dichiarazione, noi intendiamo di provare le nostre opinioni conservatrici, le quali possono benissimo conciliarsi con quella onesta liberalità che ci vantiamo di professare. Quella e questa sempre concedono di far voti per que’ miglioramenti legali e legittimi che la condizione de’ tempi può richiedere, e che le ottime intenzioni di prìncipi illuminati porgono argomento a sperare. Noi intendiamo perciò di non dare motivo ad alcuno che sia seguace di opinioni estreme in qualsiasi contrario senso, ad averci per ligio alle medesime. Chè anzi pretendiamo di mantenerci in quella indipendenza che è lecita, salvo sempre il dovere, all’uomoo che sopra ogni altra cosa al mondo pregia il giusto e l’onesto, rispettando sempre ogni dritto fondato.