Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/461

Da Wikisource.
460


zioni, esse si supponevano, ideandole anche inverosimili, purchè riuscissero ad agire per poco sulle menti illuse de’ giuocatori. - Allora, per meglio attuare il giuoco, si praticò lo spediente dei mercati a termine, vere scommesse, aperte anche ai nullatenenti. Perocché non trattasi in esse già d’acquisto reale d’alcun valore, ma solo di scommettere che una data qualità, d’essi avrà, in capo ad un certo tempo (un mese per lo più), un valore determinato; il qual valore non verificandosi, trattasi di pagare non già le cedole acquistate al proclamato valore, ma solo la differenza che passerà tra il valore reale registrato alla borsa, e quello presunto, e non verificatosi.

Come scorgesi adunque, coloro che attendono, a cosiffatto giuoco, nè han mestieri di capitali ingenti per specular sovr’esso in proporzioni anche larghe assai; — nè lucrando un ragguardevol guadagno, questo costò loro fatica o pena alcuna cui debbasi premio; — nè menomamente crearono capitale alcuno od aumento della generale ricchezza; sibbene una fittizia affatto ne han supposta, la quale non ha alcuna realtà, se si eccettua la somma, per sè poi, rispetto all’universale, poco ragguardevole, de’ premii lucrati da vincitori nel giuoco.

4.° Se questo processo tutto aleatorio sia utile alla cosa pubblica; — se giovi a mantenere l’ordine e la quiete; — se concorra a render più solido il credito de’ governi; — se faccia questi più securi nell’esistenza loro, noi ne lasceremo il giudizio agli stessi nostri avversari di buona fede, come li vogliamo pur giudici, della benemerenza, da attribuirsi ai promotori ed attori di siffatto giuoco.

Troppo pregiasi da noi il buon criterio degli avversari preallegati per credere che vogliano, discussa seriamente la vertenza, opinare in senso diverso dal nostro; troppo stimiamo reale, e non infinta, la moralità loro, per supporre, che vogliano ancora difendere una pratica provata in ogni suo particolare immorale.

5.° Quanto al dir poi che il male dell’aggiotaggio sia una conseguenza inevitabile della presente civiltà, noi non possiamo a modo alcuno ammettere che il vero progresso non possa sussistere senza siffatto abuso, conducente, come riconoscono, al-