Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/481

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Che i governi italiani vogliano sinceramente il bene de’ propri sudditi, e perciò curino con premura la pubblica prosperità,

    perché conforme al codice del cristianesimo ed alle cattoliche dottrine, saviamente nota come sia debito d’ogni nomo religioso e civile di promuovere il detto progresso; specialmente con ogni maniera d’aiuti, nel popolo Cotesti aiuti molto opportunamente vede l’egregio prelato nell’educazione e nell’istruzione, alla quale singolarmente attende con ogni cura, dacché assunse il governo di quella diocesi, Celebrata con eloquenti parole e con persuasivi argomenti l’utilità dell’istruzione in ogni ramo d’industria, e dimostrato il buon effetto che da essa e dall’educazione deriva sulla moralità delle popolazioni, monsignor Losana conforta i membri della società a progrrdire nel lodevole assunto intrapreso e d’istruire colle ivi aperte scuole, onde propagare i migliori insegnamenti fra gli agricoltori e gli artefici. E siccome l’esempio del clero è possente mezzo d’educazione e d’istruzione popolare, cosà il degnissimo vescovo nuovamente ricorda a quello di cui è sì buon capo, il debito che ha di mostrarsi illuminato, operoso, zelante nell’educare e nell’istruire. Nè si nasconde il valoroso oratore, come non manchino fautori d’un opposto sistema, i quali vorrebbero il popolo ignorante, rozzo, da sole idee pregiudicate governato. Le conseguenze di questa opinione, che altamente condanna con santa indegnazione, perchè contraria alle massime più conte deila nostra religione, vengono confutate in modo non dubbio colle più calde e convincenti parole. Laonde l’egregio oratore, come già altre volte, conchiude: Solo potersi sperare ben inteso progresso, virtù vera, incivilimento profittevole a tutti, là dov’è educazione ed istruzione religiosa, morale ed industriale; — Doversi all’opposto temere l’invasione d’ogni vizio, e la più assoluita decadenza là dove seguonsi le massime dei promotori dell’ignoranza popolare. Codeste A nobili parole, dette da un illuminato pastore, il quale vede i veri interessi della Chiesa e della civile società, e non esita a predicarti con un coraggio degno d’ammirazione, son fatte per consolare delle contrarie sentenze di certi scrittori di libelli, i quali, osando assumere titoli venerandi, cui disonorano, accusano calunniandolo il moderno progresso. E ben a ragione monsignor Losana paragona costoro ai monatti, dal Manzoni descritti così dolenti del cessar della peste; perocché della peste morale dell’ignoranza son quelli i vituperevoli fautori. Sia lode pertanto al virtuoso prelato, la cui voce autorevole, fittasi interprete delle buone dottrine, seppe così ben confutare quelle pessime, che un incorreggibl partito non cessa di predicare tuttavia, per ricondurre, se lo potesse, il mondo all’antica barbarie; la qual cosa speriamo nel cielo però, più non sia per riuscire mai.