Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/492

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5.° Degli Stati sardi di terra-ferma ragionando poscia, abbiamo esposto la storia de’ varii progetti fatti per dotare il porto di Genova d’una via ferrata conducente al Po, indi alla capitale, alla Lombardia, al lago Maggiore.

Lodata la prudenza temporeggiante del prìncipe e del suo governo, il quale prima di risolversi maturamente studiò ogni quistione concernente alla pratica; poi appigliossi al più savio partito di far da sè, prevalendosi delle esitazioni e delle men fondate pretese d’una società che avea ottenuto una concessione provvisionale di studi da farsi; di quegli studi abbiamo discorso, e di quegli altri ulteriori che sarebbe conveniente intraprendere.

Tra codesti studi specialmente abbiamo celebrati quelli dal governo sardo ordinati per superare il passo dell’Alpi in val di Dora Riparia, e girne alla Savoia, alla Francia, alla Svizzera. — Il quale scopo, ove si potesse conseguir davvero, sarebbe il più fortunato evento che potrebbe succedere alla monarchia di Savoia, poiché verrebbe grandemente onorata nelle età future per l’esecuzione di sì ardito ed utile concetto.

Questo, di fatto, molto accrescerebbe i traffichi subalpini, restaurando la fortuna periclitante del genovese emporio, ed ai commerci dell’intera Penìsola riuscirebbe assai profittevole; dacché, mentre meglio li farebbe corrispondere colla Francia, colla Svizzera e con Lamagna, chiamerebbe definitivamente lungo l’Italia il passo de’ traffichi della Gran Brettagna coll’Oriente.

Cotesto primario interesse degli Stati sardi e d’Italia, lungamente discusso e mostrato degno della sollecitudine d’un governo paterno, non abbiamo tralasciato di ragionare di alcune altre linee ferrate interne proposte, delle une lodando il divisamento, dèlie altre confutando Terrore con quella temperata ed imparziale libertà, colla quale, da ogni spirito di parte o considerazione di luogo interamente sceverati, ci faremo sempre dovere ed onore d’esporre i nostri pensieri.

Narrate le linee decretate dal principe, mossi dalle preallegate cause di utilità generale, abbiamo esposto il nostro voto per quelle altre linee che ci sembrano inoltre utili ed opportune, nella