Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/497

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che mancherebbe di quelle occorrenti alla sua posinone geografico-commereiale sarebbe infallantemente segregato dagli altri della Pènisola e dell’Europa intera nel rispetto civile e commerciale; quindi l’universale ne risentirebbe gravissimo danno morale ed economico; onde il governo ne avrebbe un notevole disdoro, per il trascurato pubblico vantaggio; ed anche un ragguardevole pregiudicio pel provocato malcontento de’ sudditi, giustamente dolenti di vedersi negato un siffatto mezzo di prosperità, a tanti altri popoli procurato dal proprio governo.

3.° I governi italiani, il cui buon credito finanziere concede di trovar denaro con tenue frutto da corrispondere, non debbono abbandonare all’industria privata la cura di costrurre ed esercitare la strada in discorso; — debbono anzi ciò fare direttamene per mezzo d’apposita azienda, da essi a tal fine instituita.

4.° Quando ostacoli insuperabili di finanza od altri non concedano ai governi d’assumere essi stessi l’impresa delle strade ferrate, o solo di farlo in parte, allora possono accordare la costruzione e l’esercizio privilegiato di tutte o d’alcune soltanto delle linee decretate all’industria privata. Se quelle linee sono giudicate bastantemente profittevoli per compensare della spesa occorrente, mediante la concessione d’un pedaggio privilegiato, non occorre quella d’altro sussidio governativo. Se reputasi poi quel pedaggio non sufficiente compenso, sopra ogni altro sussidio, è da preferirsi quello dell’eventuale corrispondenza d’un interesse minimo della somma spesa nell’opera, ove il prodotto netto di esso pedaggio non giunga ad eguagliare il detto minimo.

5.° Per iscansare il pericolo dell’aggiotaggio, quella concessione debbe contenere le occorrenti norme restrittive del traffico delle azioni e delle promesse delle azioni suddette, come il traffico de’ mercati a termine. — E per assicurarsi da ogni altro pericolo debbonsi adottare le occorrenti cautele politiche, economiche, daziarie, di sicurezza ed altre suggerite nel discorso IV appunto a tal fine, dopo aver al tempo istesso per bene assicurate le reciproche relazioni fra le varie linee, mercè della combinazione concertata delle corse de’ rispettivi convogli.

6.° Ciò premesso, ecco la gran rete di strade ferrate italiane,