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Mentre assegnavasi qualche somma parziale della rendita ordinaria dello Stato alle prime opere, comprendendo com’essa rendita non potrebbe forse mai bastare per lungo tempo almeno all’ingente spesa derivante dall'assunta impresa; con altre apposite leggi, e con quelle successive d'ogni annuale bilancio, si aprirono al governo crediti sufficienti a far fronte alla spesa anzidetta, mercè di pubblici prestiti.

Nel breve giro di pochi anni quelle strade furono compiute; attalchè di presente quasi tutta la rete di esse trovasi in esercizio per conto ed opera del governo.

Il governo medesimo ha creato a tal fine un’apposita azienda, con ingegneri, contabili, meccanici ed agenti speciali in gran numero (oltre ai 2,000) e fa procedere quel servizio per ogni tratto con mirabile precisione e prontezza, e con tutte le cautele che possono assicurare da qualsiasi sinistro, e favorire l' aumento, il comodo e l’economia delle relazioni.

Una tariffa tenuissima, dopo alcune variazioni, definitivamente venne adottata. Essa è la meno costosa di tutte quelle in uso, e l’aumento notevolissimo delle riscossioni la prova molto bene intesa al fine ideato nel promulgarla.

Il già citato signor Daru (Des Chemins de fer et de l'application de là loi du juin 1842, etc., pag, 387), ha calcolato la proporzione o ragguaglio delle varie tariffe note tra loro, esprimendola coi seguenti numeri:

Strade Posti
Primi Secondi Terzi
Inglesi " 20. 10. "
Tedesche " 10. 6. 5.
Francesi " 10. 7.5. 5.4.
Belgiche " 7. 5. 3.

Ond’è provato che le ultime servono veramente ad ogni classe di persone anche meno agiate. Ed è vero quel detto di colui che chiamò le strade inglesi fatte pell'aristocrazia soltanto, le belgighe veramente popolari, le altre pel ceto medio. Si viaggia nel Belgio a meno di 15 centesimi per kilometro di via, che la carità legale corrisponde all’indigente. Laonde non torna più a