Pagina:Di alcuni sepolcri della necropoli Felsinea.djvu/25

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Bologna. Di guisa che, in qualunque attribuzione ragionevole, quelle tombe e quella necropoli spettano a Felsina, la quale soltanto dopo la conquista romana ebbe mutato il nome in quello di Bononia.

Nè certo di lieve importanza è il recente ritrovamento che porta luce sulla questione della età e del popolo cui spettano i due sepolcreti. Imperciocchè, come dissi altrove, alcuni dubitarono da prima che quello di Villanova appartenesse agli Etruschi o alla prima epoca del dominio loro nella circompadana, ma poi per più accurato investigamento e per l’esame della mia collezione convennero nell’attribuzione da me data. Non ne furono all’incontro persuasi i chiarissimi Pigorini1, Mortillet2 e Bernardino Biondelli3, i

  1. Bullett. dell’inst. di corr. arch. ann. 1866. pag. 101.
  2. Le Signe de la Croix avant le Christianisme pag. 89. e segg.
  3. Di una tomba gallo italica scoperta a Sesto Calende sul Ticino, illustrazione di Bernardino Biondelli. Milano tip. Bernardoni 1867. Il ch. illustratore, con parole sommamente cortesi e benevoli scostandosi dalla mia opinione, reputa gallico il sepolcreto di Villanova al pari di quello di Sesto Calende a cui lo raffronta, benché dichiari quest’ultimo posteriore di qualche secolo. Rispettando le conclusioni del dotto archeologo, mi trovo però costretto a fare un’osservazione sull’argomento precipuo che lo induce in tale giudizio. Cioè sembrarmi che dal confronto delle figure pubblicate risulti come l’ossuario della tomba di Sesto Calende, anzichè identico.... ad altri dissotterrati nel Sepolcreto di Villanova, ne sia notabilmente diverso, tanto pel complesso della costoro forma tutta particolare e caratteristica, quanto per essere questi ma non l’altro ansati. La quale ultima particolarità, assai notevole, e di gran peso in altri vasi pel ch. illustratore. Ma, da due vasi potorii in fuori, qual somiglianza tra gli oggetti della tomba di Sesto Calende e quelli del sepolcreto di Villanova? Quanta invece la differenza!
    Che se, come accenna il prof. Biondelli, varietà di oggetti, di civiltà e di arte vi è nelle necropoli di Villanova e di Marzabotto, a me pare spiegata dalle eta diverse e dall’influenza ellenica spiccante a Marzabotto, la quale ingentili i prischi e rudi Etrusci che credo stanziassero a Villanova come in questa Felsina. Della quale mi duole che il ch. prefessore supponga barbarica la successiva denominazione di Bononia, che dal Savioli (Annali di Bol. vol. 1. pag. 7.) nel secolo scorso fu dimostrato essere stata data non già dai Boi ma dai Romani, così come a Boulogne detta dai Galli Gessoriaco. E in fatti l’esattissimo Tito Livio (Lib. 33. cap. 37.) dopo aver parlato nell’anno