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Pagina:Di una grande strada a rotaie di ferro nel Regno di Napoli.djvu/6

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la lunghezza intera della medesima non sarebbe forse maggiore di miglia 160; ma siccome non si assegna il prezzo medio del miglio stradale, ignoriamo sempre a quanto sommerebbe la spesa totale. Se non che in un articolo dell’opuscolo, in cui si propone l’autore di dimostrare l’inconvenienza della proprietà dei cammini di ferro agli esteri nel regno, dicendo, «dieci milioni di ducati che l’estero porterebbe nel regno per la costruzione di queste strade a rotaie di ferro non produrrebbero....», sembra volesse annunciare che questo sarebbe il capitale necessario agl’imprenditori del suo progetto. E certamente, stando soltanto sulla nota lunghezza di miglia 160, e per quanto ci è dato opinare nell’oscurità in cui siamo intorno agli altri dati, questa, non che essere esagerata, potrebbe al contrario nel fatto riuscire forse insufficiente. ― Veggiamo intanto come si possa accordare la conoscenza supposta del capitale con ciò che il sig. Ducoté dice intorno all’utile che potrebbero gli imprenditori del suo progetto sperare dal medesimo.

Poco appresso al passaggio poc’anzi citato si legge: «Il profitto di un tal capitale (di dieci milioni) presentando almeno il 25 per % all’anno nel corso...», sicchè, conchiudiam noi, la strada da Napoli a Bari, renderebbe due milioni e mezzo l’anno lordi
(almeno così ci figuriamo che intenda l’autore) di spese d’amministrazione e di mantenimento, di ammortizzazione del capitale e dell’interesse naturale del denaro. E qui giova notare che in riguardo all’utile che posson rendere queste strade di lunga estensione, non si può prendere per norma quello che rendono le strade attuali inglesi e francesi, tutte brevi e destinate al servizio di una limitata località, la quale per le sue particolari condizioni commerciali, può offrire l’utile che forse non renderebbe un’altra che fosse del doppio o del triplo più grande; che le stesse strade che vi sono, non tutte trovansi nella felice condizione di quella di Liverpool; e che se questa rende più del 25 per % (tenuto conto della differenza di prezzo del danaro), ce ne ha non poche altre che rendono assai meno.

Ma nel computo che fa poi l’autore degli utili approssimativi delle strade a rotaie di ferro da Bari a Napoli, nel quale ne figuravamo che questi, se non avessero superato, avrebbero almen pareggiata l’anzidetta somma di duc. 2,500,000, invece troviamo ch’essi non sarebbero che di duc. 890,000. I quali ove fossero il prodotto del 25 per % non potrebbero nascere che da un capitale di duc. 3,560,000: e non è a credere che il sig. Ducoté abbia pen-