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Rilievi generali e particolari sul Profilo longitudinale.


Dichiarato quanto basta intorno allo sviluppo planimetrico della Linea, occupiamoci un momento delle sue condizioni altimetriche, e venghiamo qnindi alla parte essenziale del nostro lavoro. La frequenza e la precisione delle osservazioni eseguite sull’andamento della nostra Via, già con preliminare operazione stabilito, e il dettaglio col quale ho rilevato le varie accidentalità del terreno, portano il profilo in discorso più vicino ad un opera definitiva, che ad una compilazione sommaria. Per questo ben si scorge a prima vista, che esso appartiene ad un progetto di Via ferrata da condursi per elevate ed estese montagne! Tuttavia nulla di straordinario presenta, sia nel numero, sia nella entità delle opere che manifesta, avuto riguardo a congeneri imprese. Anzi ne’ manufatti principali di Ponti, Viadotti e Trafori, resta in limiti molto più discreti di quanto fuori di qui si è eseguito, non che progettato in lavori consimili. Quello che in vero vi ha di singolare, per quanto io mi sappia, è la grandezza della elevazione cui si perviene, raggiungendo il Sotterraneo dell’Appennino un livello di quasi mille metri sul mare. Ciò per altro non mi pare che debba mettere in seria apprensione; perchè 1.° quest’altezza, come adesso vedremo, può superarsi convenientemente, e di più con tutta naturalezza, senza angustiarsi per rinvenire una base proporzionale; 2.° le condizioni locali sono molto migliori in quelle alte regioni