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- R.
- — Εὐφήμει! Male inauguri il rito. Il primo articolo della sua fede è questo: Non m’invocare!
- N.
- — Non ti capisco più.
- R.
- —
È il piacere un dio pudico,
fugge da chi l’invocò;
ai piaceri egli è nemico,
fugge da chi lo cercò.
Egli ama quei che non lo invoca,
egli ama quei che non lo sa,
e dona la sua luce fioca
a chi per altra luce va.
Chi lo cerca non lo trova,
chi lo trova non lo sa;
il suo nome mette a prova
questa fiacca umanità.
È il piacere l’iddio pudico
ch’ama quello che non lo sa:
se lo cerchi se’ già mendico,
t’ha già vinto l’oscurità.
- N.
- — Tu canti enigmi. Io non ti intendo più.
- R.
- Perdona! Io stavo recitando il vangelo del dio.
- N.
- — Ben vedo che son profano.
- R.
- — Non sei profano, poichè meglio l’onora chi vive secondo il suo vangelo senza saperlo.
- N.
- — Ad ogni modo ora mi devi una spiegazione. Non mi respingere.