Pagina:Dialogo della salute.djvu/38

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R.
— Certo.
N.
— E allora?
R.
— E allora perchè vuoi batter proprio quella via che ti conduce più lontano dalla tua meta? Perchè dimmi. Se tu andassi sotto vesti altrui a un convegno d’amore, e possedessi la donna d’un altro, così che ogni sua carezza tu sapessi indirizzata a lui, e il nome ch’essa invocasse languendo fosse quello di lui e non il tuo — dimmi se, prescindendo dalla soddisfazione del corpo, ti parrebbe di possederla. O se ti par di possedere la donna che paghi tu ora perchè a te si conceda, come perchè altri la paghi ad altri si concede quandochessia?
N.
— No, per Dio!
R.
— Bravo, qui ti riconosco! Ma godi della donna che t’ama perchè in te riconosce il maschio che la domina.
N.
— Certo.
R.
— Se tu sei questo, e la donna t’amerà; se tu questo non sei, che ti profittano le carezze cui tu con una falsa persona ingannandola la costringi, se non hai nè puoi aver il suo amore?
N.
— Ma se di questo ho bisogno devo pur cacciarlo?
R.
— Ne hai bisogno tanto quanto hai bisogno d’esser qualcuno. — E non sarà mai che donna ami chi per bisogno ama l’amore e non lei. Bisogna avere in sè la forza dell’amore per essere amati: Dare e non chiedere. Più il vano chiede e più bisognoso si rende.... E la Musa è femmina, e non dà il suo amore