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Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/139

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— 131 — A. 1836

AGOSTO


Lunedì 8. — Colle lettere di oggi si è ricevuta la poco piacevole notizia che a Cesenatico sono morte alcune persone con segni molto sospetti di cholera, motivo per cui si erano colà prese rigorose misure sanitarie.

Giovedì 12. — Le notizie venute colla posta di oggi sembrano piuttosto rassicuranti sui sospetti di cholera suscitatisi a Cesenatico, sembrando che le poche persone perite, siano morte per causa di cibi cotti in vasi di rame non stagnati.

Sabato 13. — Le notizie del temuto cholera a Cesenatico sembrano sempre più rassicuranti.

Domenica 14. — Oggi nel Palazzo del Pr. Borghese si è aperta la cosidetta Cassa di Risparmio.

Domenica 21. — Ieri giunsero spedizioni da Ancona colla triste nuova della manifestazione del cholera in vari punti di quella città in modo da non lasciare il minimo dubbio sulla natura del male, i casi annunziati sinora sono in numero di 17, dei quali 7 almeno seguiti da morte!!!

Mercoledì 24. — È giunta notizia che alcuni casi di cholera sono accaduti in un piccolo paese vicino a Cingoli! Il governo di Napoli ha chiuso assolutamente l’ingresso in Regno a tutte le provenienze del nostro stato.

Giovedì 25. — Colle lettere di oggi si è avuta notizia che altri venti casi di cholera erano accaduti in Ancona, e che tra quelli che sono morti vi è un certo Lorenzini chirurgo e medico.

Venerdì 26. — Per mezzo di staffette si è saputo oggi che il morbo cholerico progredisce in Ancona, e che al mezzo giorno del 23 il totale dei casi ascendeva a 36, e quello dei morti a 19. I medici Cappelli e Viale hanno avuto l’ordine di recarsi subito ad Ancona.


SETTEMBRE


Venerdì 2. — Ad Ancona il cholera progredisce, ma al villaggio dell’Avenale vicino a Cingoli pare per ora arrestato.

Domenica 4. — Pare sicuro che il cholera siasi manifestato sulle corte del Regno di Napoli sull’Adriatico, cioè a Trani, Bari, Manfredonia, ecc., benché non se ne abbia rapporto uffi-