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Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/198

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A.  1847 — 190 —


LUGLIO


Venerdì 2. — Fra le persone, che furono convocate innanzi al Papa mercoledì sera e ieri sera, pare vi fosse D. Pompeo Gabrielli, e non il Principe Orsini. Sembra si vadano prendendo delle disposizioni per l’organizzazione della Guardia civica; ma non si è vista sin qui alcuna pubblicazione. È stato pubblicato un Editto del Card. Vicario sull’osservanza delle feste, col quale si amplia per molti casi e per molte classi di venditori e bottegari il permesso di lavorare e vendere nei giorni festivi fuori delle ore dei Divini Uffizi.

Sabato 3. — Questa sera un tal Maestro Magazzari bolognese ha dato al teatro Argentina una festa musicale, consistente in inni e canti popolari in onore di Roma e del Papa, tutti di sua composizione.

Domenica 4. — Oggi a Tor di Quinto si è fatto un pranzo popolare all’aria aperta con grandissimo concorso di gente; e pare che sia stato all’oggetto di calmare una certa effervescenza del popolo contro gli Ebrei (a causa dei progetti, che si crede esistano, di ammetterli ad abitare provvisoriamente coi Cristiani fuori del Ghetto), come anche una cospirazione dei cocchieri e vetturini disimpiegati, contro gli Abruzzesi, che esercitano a Roma tal professione; per il qual motivo, come per l’altro sono andati accadendo da qual tempo degl’incontri alquanto seri. Oggi tutto è passato senza disordini.

Lunedì 5. — Questa sera è stata affissa una notificazione di Segreteria di Stato, in cui si danno le disposizioni principali per la formazione della Guardia civica di Roma (riserbando quelle di dettaglio ad un successivo regolamento) e si indicano le persone destinate a formare i rolli per i rispettivi Rioni, ciascuno dei quali dovrà fornire un battaglione. Si dice altresì che per lo Stato si daranno le opportune disposizioni. Appena seguita l’affissione si è adunata un’infinità di gente, si sono cantati i soliti inni, e gran parte delle case hanno messo i lumi alle finestre.

Mercoledì 7. — Non è più dubbia la rinunzia del Cardinal Gizzi Segretario di Stato accettata dal Papa, ed è voce molto sparsa che il successore possa essere il Card. Ferretti attual-