Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/35

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cesi, restò molto sconcertato ed, istigato dagli altri, cominciò ben presto ad ordinare solenni preparativi per il Carnevale dell’anno seguente. Il Cardinal Pacca, allora Pro-segretario di Stato, credendo sul serio che questo si potesse risuscitare con un ordine prefettizio, fece sapere al buon popolo di Roma che il Papa nella presente circostanza non intendeva autorizzare lo solite feste carnevalesche, e così, tra queste due opposte tendenze, passò comicamente adunque il Carnevale di Roma del 1809; trascrivo a questo proposito una relazione inedita, che trovasi nella Casanatense, la quale merita d’essere conosciuta nella sua integrità1.

«Un venditore di abiti da maschere, istigato da quei nemici decisi dell’ordine, che sebbene in piccol numero, esistono pure in questa città di Roma, si portò in decembre scorso dal Signor General Miollis, e domandò la sua mediazione perchè si accordassero le maschere nel futuro carnevale. S. Eccellenza, che altronde aveva ricevuti alcuni rimproveri da Milano, sino dallo scorso anno, per non avere in detta occasione rallegrata la popolazione, annuì alla richiesta, e la Gazzetta Romana fu autorizzata ad annunciare che il Carnevale nel solito antico modo avrebbe avuto luogo in detta città e nelle provincie. Non essendone fatta antecedentemente alcuna parola con il governo pontificio, e sembrando dall’articolo della Gazzetta, che ciò poteva essere con di lui intelligenza, S. Santità fece affiggere una Notificazione, mediante la quale, ed in seguito di altre rigorose note ministeriali, si protestava che l’assenso del Carnevale non era di sua volontà; ma che anzi si lusingava che i suoi diletti figli non avrebbero, in tempo di calamità della Chiesa e dell’epoca della prigionia del loro Padre, date dimostrazioni di giubilo con le Corse, le Maschere, ed i Festini.

Questa misura sconcertò il sistema dei nemici del Governo avendosi fin dall’allora potuto rimarcare, che la popolazione avrebbe amato piuttosto di non divertirsi, che allontanarsi dalle paterne istigazioni del di lei ben amato Sovrano; e, senza le

  1. Biblioteca Casanatense — Relazione del Carnevale di Roma dell’anno 1809 — Ms: 4350.