Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/93

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— 85 — A. 1831

questa parte si presentino nel termine di 24 ore ai rispettivi Presidenti di Rione, per dar conto di sè, del domicilio, dei motivi del soggiorno in Roma ecc.

Più tardi dopo mezzogiorno inaspettatamente si è pubblicata altra Notificazione del Governatore, che proibisce le maschere (per le quali era già suonata la campana di Campidoglio) e tutti gli altri divertimenti carnevaleschi, comprese le rappresentazioni teatrali. Nello stesso tempo si è veduta giungere a Piazza Colonna a taburro battente molta truppa di fanteria, e lo stesso è seguito in altre piazze.

Poco prima delle due ore di notte si sono presentate alcune persone in Piazza Colonna (di dove non molto avanti si era ritirata la maggior parte della truppa), e scaricando alcuni colpi di pistola alla sentinella, che stava al cantone di casa nostra verso il Corso, hanno incominciato a gridare: Viva Filippo, viva Bologna ecc. ecc.. I soldati della Guardia accorrendo ed inseguendoli hanno scaricato molti colpi di fucile, in seguito dei quali gli aggressori si sono dati alla fuga. Tutte le botteghe si sono chiuse all’istante, e tutta la gente si è ritirata, e tutte le porte delle cose si sono ugualmente chiuse.

Domenica 13. La notte è stata tranquilla; questa mattina moltissima gente a Piazza Colonna andava a osservare i segni lasciati ieri sera dalle palle sul muro di facciata nel palazzo Piombino, e nei suoi portoni, una delle quali ferì il Decano del Duca di Sora. Cinque di quelli, che assaltarono ieri sera la Guardia, sono stati arrestati nell’atto, e fra questi il figlio del Dottor Lupi, un tal Gabrielli giovane di S. Spirito; gli altri si dice siano forestieri. Il progetto che si assicura avessero ieri i cospiratori (la di cui scoperta fece decidere la proibizione del Carnevale) era quello di impadronirsi della persona del Senatore per costringerlo a recarsi dal Papa per ottenere la liberazione di tutti i detenuti per delitti politici, e forse per il cangiamento del Governo ecc. Il Senatore di ciò avvisato si occultò fuori di casa sua per alcune ore1. Alcune sorde voci portano che il Duca Braschi sia arrestato in casa.


  1. Confr. Emilio Del Cerro Cospirazioni Romane pag. 144 - 163.