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Il dì 11 Gajani, rappresentante del popolo, propose il sequestro dei beni del Re di Napoli. L’Assemblea vi applaudì.

Il Triumvirato, con decreto dei 25 corrente, ordinò il sequestro e la vendita di tali beni per indennizzare, col ricavo, i cittadini che avessero sofferto danni per l’invasione napoletana.

Furono difatti sequestrati ed asportati tutti i mobili esistenti nel palazzo Farnese.

Con quelli della Casa Reale furono compresi quelli del conte Ludolf, Ministro plenipotenziario, e della sua famiglia, sicchè non furono rispettate neppure alcune galanterie della figlia del conte.


Bollettino del Triumvirato:

27. — «Per la via di Iesi gli Austriaci si sono condotti ad Osimo donde hanno spedito i parlamentari ad Ancona ad intimare la resa.

» Il Preside ha risposto dignitosamente che la città era apparecchiata a valida resistenza e che attendeva l’attacco.

» Alcuni usseri, spediti in ricognizione intorno al paese, sono stati ricevuti a colpi di fucile e due sono rimasti uccisi.

» Il Comando della città e della fortezza ha preso le più efficaci misure per sostenere una forte lotta.

» Le comunicazioni rimangono aperte per la via di mare.

» Il Governo ha già stabilito un piano generale di osservazioni militari nelle provincie dal quale si ripromette utile effetto.