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I nostri, nelle ore pomeridiane, guadagnarono qualche posizione all’inimico.

Questo però avanzò i suoi lavori di breccia presso porta S. Pancrazio.

Alcuni valorosi militi, avanzatisi nel campo francese, videro alcuni finanzieri ed altri di diversi corpi, che erano caduti in mano dell’inimico, appiccati come ad esempio. Ciò li irritò talmente che in uno scontro, che si procurarono, si batterono talmente da disperati che, mancanti di munizione, fecero un massacro alla baionetta e persino con sassi.

Tale giornata certo deve essere costata molto sangue all’inimico.

Verso sera, quattro concerti militari si riunirono a piazza Colonna a rallegrare la popolazione con scelti pezzi di musica, e quindi percorsero varie contrade della città.


15. — Il di 13 corrente morì il tenente de’ cannonieri Scavinci.

Ai 14, a Santa Lucia del Gonfalone, fu uccisa una donna da una palla di cannone lanciata dai Francesi.

II colonnello de’ pontonieri Amedei diresse1, nel dì 12, un attacco fuori porta S. Pancrazio. Egli, fu sì poco previdente che i soldati difettarono persino di munizioni, per cui, in ritirata, si difesero co’ sassi, e molti ne furono sacrificati.


  1. Il Torre lo dice comandante del genio.